Password Day #16: Come usare i caratteri speciali.
Cosa comprendere (e apprendere) nella nostra sedicesima giornata dedicata alle password?
Per “carattere speciale” nella creazione delle nostre password, come intuibile, intendiamo un carattere che non sia una "semplice" lettera dell’alfabeto o un numero. Pensate, ad esempio, a un asterisco, a un punto esclamativo, alla chiocciolina o al cancelletto.
Molti sistemi obbligano, o consigliano vivamente, l’uso di caratteri speciali nel momento di scegliere la password, unitamente a lettere maiuscole e numeri.
Da un lato, un simile obbligo è utile perché rende estremamente complesso indovinare il codice che abbiamo scelto.
Dall’altro, per chi gira il mondo e deve usare tastiere di altri Paesi e pensati per altre lingue, una simile abitudine di sicurezza può generare problemi pratici.
Si rischia, in particolare, di non trovare il simbolo nel “luogo” e sul tasto dove eravamo abituati a trovarlo sulla nostra tastiera.
L’uso di tastiere virtuali, se il sistema operativo lo consente (e ci dovessimo trovare in difficoltà) può essere molto utile: è una funzione che fa apparire una tastiera sullo schermo dove si possono cliccare i tasti con il mouse per inserire nella maschera di autenticazione i caratteri che vogliamo (anche se non visibili sulla tastiera). Compresi, ovviamente, i caratteri speciali di cui stavamo parlando.
Io non sono un amante dei simboli/caratteri speciali, per i motivi illustrati poco sopra. Nel caso il sistema mi obblighi a inserirli, cerco però di individuare quelli un po' più semplici da ricordare e comuni. Il punto esclamativo, ad esempio, è uno dei miei favoriti.
Obiettivo di questo password day: valutare con cura la scelta e l’inserimento di alcuni caratteri speciali in alcune delle nostre password, nel caso il sistema ci obblighi a farlo, e individuare, sulla tastiera, i caratteri più idonei sia come collocazione sia come facilità di memorizzazione.